- -25%
![](https://invitoallalettura.com/14583-large_default/contro-il-barocco-apprendistato-a-roma-e-pratica-dell-architettura-civile-in-italia-dal-1780-1820.jpg)
In 8 21x27, br. edit. con alette ill. a col., pp. 568, numerose ill. in b/n n.t.
Stato di nuovo.
Nel corso del Settecento lo studio dei modelli antichi doveva progressivamente diventare un'esperienza necessaria e spesso determinante nella formazione di ogni artista. La cittdi Roma divenne la meta di artisti e di viaggiatori provenienti da tutti i paese d'Europa. Questo percorso fu particolarmente significativo anche per gli architetti italiani soprattutto tra il 1780 e il 1800, quando cominciarono a recarvisi in gran numero.
Dopo la cesura della Repubblica (1799), la scuola di Roma cessdi esistere in quella forma. Agli architetti italiani che avevano condiviso quella esperienza, le multiformi vicende politiche, che investirono tutti gli Stati Italiani nei venti anni successivi (1800 - 1820), dovevano peroffrire straordinarie possibilit Si sperimentano nuove forme per nuovi edifici, destinati all'abbellimento ed alla razionalizzazione della citt cimiteri, monumenti urbani, nuovi fori, passeggiate pubbliche, mercati e mattatoi. Non tuttavia mai stata sinora tentata una ordinata rassegna di quanti hanno condiviso in giovent tra il 1780 e 1800, l'esperienza di Roma e quindi, nei venti anni successivi, hanno dato vita - ciascuno in una realtlocale diversa d'Italia - ad una architettura sostanzialmente omogenea: in forte polemica con il passato e tesa a costruire un linguaggio comune capace di esprimere una identitcivile.
Scheda tecnica